Ci troviamo a Taormina, splendida cittadina della Sicilia orientale incorniciata tra l’azzurro del Mar Ionio e l’ombra imponente dell’Etna, dove abbiamo trascorso una giornata all’insegna della cultura e della immanente bellezza storica del luogo. Dopo aver visitato il teatro ellenistico, abbiamo passeggiato per le eleganti strade cittadine e ci siamo soffermati in piazza IX Aprile dove il tramonto a picco sul mare ci ha levato il fiato, ma non l’appetito! La nostra cena al ristorante La Capinera ci aspetta.
Siamo accolti dallo Chef e proprietario, Pietro D’Agostino, che ci racconta che quest’anno il suo ristorante festeggia un lietissimo anniversario: La Capinera compie infatti 20 anni. Il ristorante nasce nel 2003 e la sua apertura e gestione è diventata un progetto di famiglia con il coinvolgimento delle sorelle Cinzia e Giorgia.
Tutto comincia dalla passione per lo Chef che per ben 17 anni ha vissuto e sviluppato la sua cucina in giro per il mondo, tra America, Asia e Regno Unito, e ha deciso di portare tutto quello che ha imparato sul territorio che lui chiama casa, e in particolare proprio a Taormina.
In questo stupendo locale composto da ambienti ariosi, eleganti e che sembrano respirare tutta la ricchezza del mare sottostante, la cucina è definibile come contemporanea, ma allo stesso tempo Pietro D’Agostino la chiama “cucina di memoria” poiché ogni piatto è la rivisitazione di nonne e mamme che hanno aggiunto il loro tocco personale.
Il tocco dello Chef Stellato in questo caso è proprio quel 5% di “contaminazione”, proveniente da tutti gli anni di studio all’estero, il quale si unisce alle materie prime locali di altissima qualità per valorizzare il territorio e allo stesso tempo creare sapori nuovi.
Cominciamo il nostro viaggio culinario con il Calamaro Verace, pescato localmente e arricchito da un ripieno cremoso di funghi e patate, un piatto che arriva dal ricettario della nonna dello Chef e che ha attraversato gli anni con rivisitazioni realizzate con cura e amore.
Il primo è un tripudio di colori: le tagliatelle fatte in casa si tingono di una nota dorata, invitante e profumata grazie all’aggiunta di curcuma, e abbracciano un condimento di zucchine e gamberi completati da un accento di zafferano pregiato. Continuiamo con le braciole di cernia, accompagnate da gamberi appena pescati e da una fresca consistenza croccante di carota.
Per concludere, veniamo rapiti dalla spuma al Limone Interdonato (una gemma della produzione locale), dove a combinarsi con la sua cremosità troviamo una esplosione di sapore di sorbetto al mandarino; il risultato è un dessert fresco e piacevolmente fruttato.
Non possiamo rinunciare ad uno dei dolci più amati dei clienti de La Capinera, e proviamo così il Tortino alle pere con gelato alle mandorle: un piccolo capolavoro ripieno di dolci pere cotte, ricoperto dal gelato alle mandorle in un alternarsi di consistenze che sorprende a ogni boccone.
Abbiamo accompagnato la nostra cena con dei vini locali pregiatissimi, ma il ristorante offre una selezione di 1.500 etichette rinomate da tutto il mondo, con un riguardoso rilievo al nostro Paese, senza però scansare i grandi prodotti vinicoli provenienti dall’America, Sud Africa e dall’Australia.
Quando si tratta di acqua però, lo Chef Pietro D’Agostino non ha avuto dubbi e ha scelto un’acqua tutta italiana: San Benedetto Millennium Water, Antica Fonte della Salute, originata da una falda millenaria con solo il 0,0001% di nitrati. La sua leggerezza bilancia i sapori e il suo formato in vetro, dona un tocco di eleganza alla tavola ricercata de La Capinera.
Abbiamo assaporato una cucina straordinaria, dove le materie prime d’eccellenza hanno incontrato una “contaminazione” nata da anni di esperienza e di estro sia in Italia che all’estero, e siamo usciti dal ristorante La Capinera arricchiti di sapori unici impossibili da dimenticare.
"Questo ristorante fa parte di JRE - Jeunes Restaurateurs, un'associazione di giovani ristoratori e chef con un obiettivo comune: condividere il proprio talento e l'amore per il cibo con persone che la pensano come loro". Lo Chef stellato Pietro D’Agostino, è entrato a far parte dell’associazione e ne è orgoglioso membro dal 2006.
La Capinera, Taormina (ME)
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