Siamo a Olgiate Olona, in provincia di Varese, per scoprire un ristorante stellato dove cucina e architettura contemporanea si fondono: Acqua Restaurant. Qui l’esperienza gastronomica scorre come un flusso continuo tra materia e luce, gusto e sensazione.
Il locale nasce da una storia di famiglia. Il titolare Davide Possoni, erede di una lunga tradizione ristorativa varesina, ha voluto rinnovare il percorso iniziato dal padre, storico ristoratore del territorio. Insieme al socio Andrea Marcella, ha creato un luogo in cui ogni dettaglio scorre con naturale armonia, proprio come l’acqua da cui prende il nome.
Aperto nel febbraio 2020, alle soglie della pandemia, Acqua ha ripensato l’accoglienza: un ristorante moderno, essenziale e curato nei minimi particolari, dove estetica e sostanza si incontrano per offrire un’esperienza fluida e profondamente umana. Il logo richiama l’acqua con linee morbide e tonalità di azzurro e bianco che evocano equilibrio, leggerezza e continuità.
La stella Michelin del 2025 ha segnato un nuovo inizio, valorizzando un progetto d’eccellenza anche fuori dai grandi centri. La clientela, proveniente da Milano, Svizzera e Varese, apprezza il servizio sartoriale, guidato da Davide, dallo chef Alessandro Menoncin e da uno staff giovane e appassionato.
L’esperienza all’Acqua parte dal dialogo con l’ospite: Davide si siede al tavolo per ascoltare gusti e aspettative, costruendo percorsi gastronomici su misura. Sedute studiate, luci che mutano colore e riflessi sul soffitto richiamano il mare, trasformando l’ambiente in un continuo viaggio sensoriale.

In cucina, la parola chiave è ricerca: di materie prime, tecnica e gusto. Il mare resta protagonista, ma ogni piatto dialoga con stagioni, territori e culture, dall’Italia al Sud America, senza perdere il legame con la tradizione.
Gli antipasti sorprendono per eleganza e creatività: i Totanetti scottati con crème brûlée ai peperoni, arancia e salsa nera sfruttano ogni parte del pesce, mentre nocciole e agrumi aggiungono freschezza e croccantezza. La triglia intera con gazpacho di sedano e gelato al gorgonzola unisce sapori locali e contrasti audaci.
Tra i primi, il raviolo al cacciucco omaggia il mare toscano: il ripieno racchiude i pesci tipici della zuppa livornese, mentre le spine e gli scarti diventano una salsa intensa. La rana pescatrice scottata al burro, accompagnata da salsa alle ossa e pepe verde e girella di patate e senape, unisce tecnica e armonia gustativa.
Il dolce chiude il percorso: panna cotta al peperoncino con gelato allo yogurt, miele e polline bilancia dolcezza, acidità e freschezza.
La cantina raccoglie oltre 700 etichette da Italia, Francia, Spagna e oltre oceano, con Champagne e grandi vini internazionali affiancati a selezioni italiane. Percorsi di abbinamento su misura trasformano il vino in compagno di viaggio, esaltando leggerezza e profondità dei piatti.
La scelta dell’acqua riflette l’anima del ristorante: San Benedetto Millennium Water, purissima e leggera, accompagna i sapori senza sovrastarli. Il suo formato in vetro raffinato si inserisce naturalmente nell’estetica del locale, in perfetta continuità con filosofia e design.
All’Acqua Restaurant ogni elemento, dalla luce ai materiali, dai sapori ai gesti, contribuisce a un’esperienza totale. La cucina interpreta il mare con consapevolezza, trasformando ogni piatto in un frammento di viaggio, mentre l’acqua diventa filo conduttore di un’eleganza discreta e continua.