Nel cuore di Legnano, a pochi chilometri da Milano, c’è un luogo dove la gastronomia è una storia fatta di studio, incontri e visioni condivise. Siamo proprio al Soul Restaurant, per scoprire l’estro e l’alta cucina raccontati con passione.
Ci accomodiamo in una delle due sale del ristorante che ospita circa 30 coperti. L’atmosfera è quella di un locale che trasmette un senso di familiarità sofisticata. Ci colpisce subito la predominanza del colore ottanio, tonalità calma e avvolgente che ricopre pareti e sedie, creando un’atmosfera rilassata, lontana dal trambusto metropolitano.
Qui incontriamo lo Chef Fabio Mecchina, che ci racconta come il progetto di vita suo e di sua moglie, Gloria Marchesoni, abbia preso vita.
Il nome scelto: Soul, dice molto di più di quanto possa sembrare. È un richiamo al passato, al periodo trascorso a Londra, dove i due hanno affinato tecnica e sensibilità, ma è anche una dichiarazione d’intenti. In questo ristorante ogni dettaglio ha un’anima: dalla mise en place essenziale ma curata, fino alla costruzione dei piatti, pensata per stupire senza mai ostentare.
La cucina di Fabio Mecchina è un viaggio tra sapori familiari e suggestioni inaspettate. La tradizione italiana è il punto di partenza, ma viene arricchita da contaminazioni e ingredienti capaci di accendere la curiosità.
Partiamo da un piatto che gioca sui contrasti: la dolcezza vegetale degli asparagi incontra l’intensità gentile dell’Asiago Riserva, mentre il pan brioche aggiunge struttura ed il tuorlo marinato regala una nota avvolgente. A completare, un accenno di shiso che rinfresca e sorprende, senza rompere l’equilibrio.

Segue a sorprenderci la terrina d’anatra lavorata con mano delicata, che si accompagna al ribes e all’ibisco, che ne risvegliano la parte più fresca e acida. Il radicchio di Castelfranco chiude il cerchio con un tocco elegante e amaricante, che resta sul palato senza imporsi.
Gli Gnocchi di patate al rafano, gamberi e timo limonato sono il piatto che non ti aspetti. Il rafano li ravviva, il gambero li completa con la sua sapidità naturale e il timo limonato firma il piatto con una scia profumata e verticale.
Il polpo alla brace è il protagonista del prossimo piatto, accompagnato dal cavolfiore che ne esalta la dolcezza, il curry che lo scalda con discrezione e il basilico fresco riporta tutto in armonia. Un equilibrio studiato, che arriva al palato con naturalezza.
Concludiamo la cena con un dolce memorabile: i lamponi arrivano al palato con decisione accolti dal mascarpone in semifreddo. La meringa alla Rosa aggiunge leggerezza e il dragoncello sorprende con una nota erbacea, inattesa ma perfettamente in parte.
A completare l’esperienza c’è la sala, gestita con eleganza da Gloria Marchesoni, sommelier esperta e appassionata. La sua selezione dei vini non segue le logiche più battute: preferisce i piccoli produttori, le storie meno note, gli accostamenti capaci di valorizzare ogni piatto con un calice pensato ad hoc. Una ricerca costante che parte da lontano, anche dagli anni londinesi, e che si traduce in un percorso di degustazione costruito su misura.
L’acqua San Benedetto Millennium Water accompagna ogni momento con armonia, scelta per la sua versatilità e purezza unica, grazie a una falda millenaria e a un contenuto di nitrati pari allo 0,0001%.
L’acqua è proprio il benvenuto che accoglie ogni cliente e il filo conduttore dell’intera esperienza al Soul: equilibrata, dal design in vetro elegante e perfettamente integrata in una proposta che fa della cura il suo segno distintivo.
La nostra esperienza al Soul Restaurant ci ha portato in un ristorante intimo dove ogni ospite è accolto come se fosse unico.
Qui il tempo si dilata, il servizio crea connessioni sincere, e il cibo diventa strumento di relazione e racconto. È una cucina con l’anima, che mette al centro le persone e si lascia guidare dall’istinto e dalla passione.
“Questo ristorante fa parte di JRE - Jeunes Restaurateurs, un'associazione di giovani ristoratori e chef con un obiettivo comune: condividere il proprio talento e l'amore per il cibo con persone che la pensano come loro.”
Soul Restaurant, Legnano (MI)
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