Siamo a Milano, nel quartiere Brera, dove l’eleganza si intreccia con la convivialità più autentica. Qui, tra atmosfere calde e dettagli dal fascino rétro, La Gioia racconta la cucina italiana con uno spirito contemporaneo, senza mai perdere di vista le sue radici.
Il ristorante nasce da un locale dismesso trasformato in un punto di riferimento per chi cerca un’esperienza gastronomica raffinata ma accogliente. Incontriamo Domenico Abbruscato, manager e direttore operativo, e Giovanni Russo, Corporate Chef, che ci raccontano la filosofia di La Gioia: un equilibrio armonioso tra tradizione, estetica e modernità.
La gioia è il sentimento che si vuole trasmettere a ogni ospite. L’idea è quella di ricreare la magia del pranzo della domenica, quel momento di unione e memoria che fa parte della nostra cultura, con un’esperienza che scalda il cuore e rende il ristorante diverso da qualsiasi altro.
L’atmosfera intorno a noi, infatti, evoca la casa, quella di una volta: arredi caldi, luci soffuse e tavoli che invitano alla condivisione creano un ambiente che celebra la convivialità, valore fondante della cucina italiana.
 
                                            
                In cucina, La Gioia si fonda su un principio semplice ma imprescindibile: il miglior prodotto possibile. La ricerca della qualità precede ogni altra scelta. Ogni piatto nasce da ingredienti selezionati, lavorati con tecniche moderne per alleggerire senza snaturare la tradizione in modo che il gusto resti pieno, ma la leggerezza permetta di godersi ogni boccone.
Le pietanze che raccontano questa filosofia sono firmate dallo chef Alessio Taffini, che interpreta i classici italiani con precisione e sensibilità.
Cominciamo con la melanzana alla parmigiana, uno dei simboli del menu: sfoglie sottili di melanzana fritte, alternate a mozzarella di bufala campana e pomodoro di una masseria pugliese, creano un equilibrio perfetto tra croccantezza e delicatezza.
Segue la tartare di tonno con pomodoro camone, preparata con pesce di primissima qualità, pescato su ordinazione e spedito direttamente al ristorante: un piatto che esalta la purezza del mare e la freschezza dei contrasti.
Tra i primi, proviamo i bigoli cacio e pepe serviti all’interno di una forma di pecorino crosta nera stagionato 36 mesi: la pasta fatta in casa avvolge una crema vellutata e sapida, in un equilibrio perfetto tra tradizione e raffinatezza.
La tagliata di manzo di pezzata rossa lombarda, tenera e ricca di gusto, rappresenta invece il legame con il territorio e la scelta di valorizzare la filiera locale.
Infine, il tiramisù de La Gioia è una dichiarazione d’intenti: soffice, leggerissimo, con il mascarpone protagonista assoluto e solo un tocco di savoiardo. Un dolce familiare e sorprendente, che chiude il percorso con la stessa eleganza con cui è iniziato.
La carta dei vini, curata con competenza e passione, conta circa 600 etichette. L’85% proviene dall’Italia, con una selezione che attraversa il Paese dal Piemonte alla Sicilia, includendo grandi annate e cantine simbolo dell’eccellenza nazionale. Non mancano nomi francesi e champagne di prestigio, scelti per accompagnare ogni sfumatura del menu.
Anche la scelta dell’acqua riflette l’identità del ristorante. San Benedetto Millennium Water accompagna ogni portata con la sua purezza e la sua leggerezza. Il formato in vetro, elegante e luminoso, si integra perfettamente con lo stile sofisticato della sala, completando un’esperienza di alta ristorazione dal respiro italiano.
A La Gioia, ogni dettaglio è pensato per far sentire l’ospite a casa, tra ricordi e nuove scoperte. Una cucina che parla la lingua della tradizione, ma con accenti moderni, e un servizio che trasforma ogni visita in un momento di autentico piacere.
La Gioia, Milano (MI)
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